Prima gli orari di reperibilità durante la malattia, ora le ferie non godute in caso di dimissioni. Senza gridarlo troppo forte parrebbe che "eppur si muove". E possiamo dirlo anche senza scomodare Galileo Galilei, visto che parliamo del lavoro pubblico e delle disparità che da sempre lo penalizzano su molti istituti.

Parliamo ora delle

 che, lo ha sancito la Corte di Giustizia Europea bacchettando l'Italia con la sentenza del 18 gennaio 2024,

Una pronuncia che da ragione alle

 e che trova conferma nelle parole dell'organismo di giustizia europeo:

Scarica

 e diffondila!

• Se il datore di lavoro non si assicura che il dipendente sia effettivamente in grado di fruire delle ferie annuali

• Se il datore di lavoro non invita il dipendente a godere delle ferie residue, informandolo in tempi congrui del rischio di perdere questi giorni, nel caso in cui non siano fruiti all'interno di un periodo di riferimento o di riporto autorizzato.
  
  

Per saperne di più contatta la tua struttura territoriale di riferimento.